E’ tempo di Carnevale. Dal 28 febbraio al 5 marzo 2019 sarà carnevale. E, come si sa, a carnevale si beve e si mangia e ci si diverte come se non ci fosse un domani.

E qual è la pietanza preferita a Carnevale da mangiare? Proprio la carne.

Anche in previsione di un periodo di limitazione, quale potrebbe essere, della Quaresima.

La macellazione del maiale

In alcune famiglia, vi era la tradizione di acquistare e/o allevare un maiale proprio per macellarlo nel periodo di carnevale, durante la settimana grassa.

La prima riunione avveniva per la macellazione. Alla fine della quale si mangiavano tutte le parti interne. Fegato, polmoni, milza. Questi venivano cucinati fritti, con abbondante cipolla, oppure arrotolati nella rete di maiale, ossia l’omento, che è il grasso che tiene le budella dell’animale.

Ci si riuniva poi durante la settimana e si mangiavano le altre parti, in gran parte trasformate in salsiccia. In uno dei racconti dei miei intervistati, è venuto fuori che il martedì grasso, dunque il giorno precedente alla quaresima, si mangiava per ben quattro volte.

A colazione, pranzo e cena, che veniva anticipata al tramonto e poco prima della mezzanotte. Una seconda cena che era un rito che si ripeteva ogni anno. E che proprio alla mezzanotte si concludeva.

Settimana grassa

L’ultima settimana di Carnevale, cioè i sei giorni che precedo il “Mercoledì delle Ceneri” è detta appunto settimana grassa. Per intenderci dal giovedì al martedì successivo.

Nel rito ambrosiano, a Milano, comprende anche i giorni che dal Mercoledì delle Ceneri vanno alla domenica successiva.

Questa settimana, come è noto, si contrappone al periodo di Quaresima. Periodo che invece è caratterizzato dalla penitenza e dalla preparazione alla Pasqua.

Un tempo questa penitenza veniva attuata con il digiuno o il mangiare di magro.

Tempo di allegria e baldoria

Il Carnevale è una festa invernale. Da un lato precede i 40 giorni di Quaresima che portano al periodo pasquale.

Dall’altro lato invece, almeno in tempi pagani, era la festa della fecondità della terra.

Origini del termine Carnevale

Si è scritto in lungo e in largo di questo termine. E su questo blog non aggiungiamo nulla di nuovo.

Il temine carnevale ha origine incerta. E ciascuno può affidare l’origine ad una propria affinità.

  • Alcuni fanno derivare il nome da “car navalis“, dal rito della nave sacra che veniva portata in processione su un carro. E da cui poi i carri allegorici.
  • Altri fanno derivare il temine da carnes levare tradotto in togliere la carne
  • O ancora, carne, vale tradotto in “carne, addio”.

In ogni caso si sottolinea che questo è il periodo in cui si mangia più carne e ci si mette al riparo dai digiuni quaresimali.

Carnevale ai nostri giorni

Oggi certamente il significato della Quaresima è molto diverso per i credenti e le privazioni non sono più legate al cibo e alla carne, come in passato.

Tra l’altro quando le alternative alla carne sono diventate molto più lussuose e lussuriose.

Le privazioni che oggi richiedono alcuni rappresentanti della Chiesa sono altre privazioni di altri “piaceri” che il consumismo ci propone.

La carne, infatti, oggi non è più un lusso, almeno non è più un lusso come lo era in tempi passati, e nessuno sente più il bisogno di mangiare una quarta volta prima della mezzanotte, perché dopo non ce ne sarà.

Carnevale, festa di panza

A proposito del Carnevale come festa godereccia di cibo e cultura si è parlato ad un interessante incontro “Festa di Panza” avvenuto a Sciacca, in occasione del Carnevale di Sciacca 2019.

Lo storico Pippo Verde ha condotto una ricerca sui copioni delle recite del Carnevale e analizzato i versi dove si parlava di cibo. In questo modo ha raccolto una grande quantità di materiale proveniente dalla tradizione del cibo durante il Carnevale.

Intervista allo storico Verde e all’assessora Mondino

Pippo Verde sottolinea il forte valore antropologico del mangiare a carnevale che si traduceva in un augurio di bene e di benessere.

Ed è allora con questo augurio di bene e benessere che vi lascio. Mangiate e bevete, in salute e per la salute, e vivete il vostro carnevale al meglio.

Buon divertimento!