Le ossa

Approfondiamo adesso la denominazione dialettale riguardante le ossa degli animali macellati.

Il metatarso, sia degli arti anteriori sia di quelli posteriori, è detto ammuni e viene eliminato alla macellazione. Alla base del metatarso vi è lo zoccolo con l’unghia che è detta scappa (propr. scarpa). Un tempo queste parti delle ossa erano utilizzate per fare il brodo.

Ossa del quarto posteriore

Fanno parte del quarto posteriore le seguenti ossa:

  • la arra→ il nervo del calcagno
  • a cannedda o cannidduni→ il femore.

Con cannedda o cannidduni in ogni caso s’intendono tutti gli ossi lunghi del bovino, sia del quarto posteriore sia di quello anteriore.

  • u ginocchiu, o rinocchiu, il ginocchio, che comprende anche la patella (o patedda) du ginocchiu, ossia la rotula;
  • u tappu râ curata, le vertebre sacrali;
  • a salera, il coxale che risulta dalla fusione di tre ossa distinte durante lo sviluppo: l’ileo, l’ischio ed il pube.

Quest’ultimo termine trae origine dal fatto che una volta liberata dalle parti muscolari dette la ròsola e la sfasciatura, assume proprio la forma esterna di un’antica saliera che ha come foro d’entrata il cosiddetto “foro otturato”.

Ossa del quarto anteriore

Nel quarto anteriore si ha:

  • l’ossa râ costata, le vertebre lombari e dorsali;
  • i paletti o costi, le ossa della costata (corrispondenti al petto), che vanno dal margine caudale all’estremità ventrale;
  • a pala rî spadda, la scapola, che ha un prolungamento cartilagineo;
  • U fiscalettu, lo sterno.

Quest’osso tagliato a metà e poi tolto dal petto ha, infatti, la tipica forma di un flauto.